Netflix ha presentato una nuova serie, ispirata al personaggio di Arsène Lupin, con protagonista Omar Sy, un attore di colore che è diventato immediatamente oggetto di polemica, in particolare perché Omar Sy non assomiglia minimamente al Lupin che tutti conosciamo, c’è però da chiarire una cosa, la serie Netflix non ha come protagonista Arsène Lupin III come nella serie animata, ha invece come protagonista un Lupin ispirato all’Arsène Lupin creato da Maurice Leblanc, anche se, non si tratta proprio di Arsène Lupin, personaggio con il quale però, ha tantissimo in comune, forse anche più del suo trisavolo nipponico.
Il personaggio di Arsène Lupin, il ladro gentiluomo, da non confondere con Arsène Lupin III protagonista del popolare Manga e ancora più popolare Anime, è stato creato da Maurice Leblanc, uno scrittore francese, nel 1905, ed è un personaggio che, nonostante tutto, è figlio del proprio tempo. Il Lupin di Leblanc è un uomo bianco, di media statura, dall’aspetto comune, che veste alla moda, perché vive tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, un mondo in cui, alcuni ambienti sociali erano ad uso esclusivo dell’uomo bianco.
La serie Netflix tuttavia, è ambientata in un mondo profondamente diverso, un mondo in cui alcuni ambienti non sono più un esclusiva dell’uomo bianco, e dunque, Lupin può evolvere ed avere qualsiasi aspetto.
Personalmente avrei apprezzato un Lupin dall’aspetto nord africano, magari interpretato da un attore di origini algerine o tunisine, ma di questo parleremo poi.
Chi era Maurice Leblanc
Leblanc era un uomo francese, di astrazione borghese, figlio di un armatore e mercante, le cui idee politiche erano identificabili con il socialismo radicale della Francia dell’epoca, e simpatie anarchiche.
Lupin eredita molte delle proprie idee dal proprio autore, e nei primi racconti pubblicati sulla rivista Je sais tout Lupin fino almeno al 1914, il personaggio di Lupin è molto “anarchico”, poi, durante la grande guerra diventa un fervente patriota. trasformandosi lentamente da Ladro a Detective.
La maggior parte delle avventure di Lupin scritte da Leblanc tra il 1905 ed il 1941 sono ambientate nella francia della Belle époque e fino agli anni venti.

Durante la seconda guerra mondiale Leblanc, in seguito all’occupazione nazista della Francia si trasferisce a Perpignan, dove morì di polmonite nel 1941 e dal 1947 (dopo la fine della guerra) la sua tomba è stata trasferita al cimitero di Montparnasse a Parigi.
Il personaggio di Lupin era considerato all’epoca la controparte francese di Sherlock Holmes con il quale, il ladro francese si “scontra” in una cortometraggio del 1910 intitolato “Arsène Lupin affronte Sherlock Holmes” diretto dal regista Michel Carrè, si tratta della seconda pellicola con protagonista Lupin, mentre il primo adattamento fu “The gentleman Burglar” diretto da Edwin Stratton Porter nel 1909.
L’aspetto di Arsène Lupin riflette l’immagine della Belle époque francese, indossa abiti eleganti, una giacca scura e immancabili sono il cilindro e il monocolo.
Negli anni sono state realizzate innumerevoli opere ispirate al Lupin di Leblanc, tra cui innumerevoli film, serie tv, romanzi, tra cui la serie Lupin in uscita su Netflix a gennaio 2021.
Il Lupin della serie Netflix, con Omar Sy nei panni del ladro gentiluomo è un adattamento in chiave moderna del Lupin originale, che, per onor di cronaca, non ha nulla a che vedere con Lupin III, il Lupin dell’anime che tutti conosciamo e amiamo.
Omar Sy è Lupin ?
Premesso che la serie Lupin di Netflix si ispira al Lupin originale di Leblanc e non al Lupin dell’anime.
Il personaggio di Lupin, così come del suo pronipote Lupin III e a differenza di personaggi simili, come il sopracitato Sherlock Holmes di Doyle, è un personaggio molto comico ed ironico. Le storie di Lupin sono tutte caratterizzate da una forte ironia e sarcasmo. Sul piano fisico ed estetico Leblanc non ha mai fornito una descrizione precisa e dettagliata di Lupin, limitandosi a definirne l’abbigliamento che, nelle opere originali ricalcava la moda e lo stile dell’epoca (fine ottocento inizio novecento), Leblanc ci racconta Lupin come un uomo distinto, di gran classe ed eleganza, con modi estremamente gentili. Dalla mente geniale e il tocco delicato. Di Lupin, Umberto Eco, in Da Superman a Superman ha scritto.
Immagine tradizionale del gran signore in redingote e cappello a cilindro, monocolo e guanti bianchi, che, con gesti quasi impercettibili, nasconde un diamante qui, una collana di perle inestimabile là, ancora una volta uno smeraldo maledetto, il resto sono n ‘ essendo solo feste, balli, baci di mani, porte girevoli dei Grand Hotels. […] Lupin è […] un capobanda che corrompe la selvaggina dal patibolo e, se lo desidera, rapina un castello da cima a fondo nello spazio di una notte.
Umberto Eco, Da Superman a Superman ha detto.
Uno dei motivi ufficiali della scelta di Omar Sy per il personaggio di Lupin, è che si tratta di un popolare attore comico francese la cui comicità è in linea con quella del personaggio.
Questa scelta, già dai primi istanti successivi alla pubblicazione del trailer, ha suscitato non poco scalpore, soprattutto per il colore della pelle si Sy, e confesso, anche io ho pensato “bello il trailer, figo, ma perché ca**o Lupin è di colore?”.
Il Lupin classico di Leblanc riflette l’immagine dell’uomo comune francese, come lo stesso Leblanc ha dichiarato Lupin è l’immagine della Belle èpoque francese, ma, in un riadattamento ambientato 100 anni dopo le storie originali, un Lupin con baffi, monocolo e cilindro, forse sarebbe risultato fuori luogo.
Lupin è costruito in quel modo per un motivo ben preciso, ovvero potere essere invisibile tra la folla, è un uomo che può nascondersi in bella vista, muoversi in una sala durante un gala e trafugare gioielli di ogni tipo senza essere notato, è un uomo che può andare al museo del Louvre da turista ed uscire con la Monna Lisa sotto braccio.
In un adattamento in chiave moderna quindi, Lupin deve rispecchiare l’uomo comune, che si può incontrare per le strade di Parigi, una delle più grandi e caotiche metropoli al mondo, in cui vivono milioni di persone di ogni origine ed etnia, ed, in una città del genere, un uomo dalle fattezze di Omar Sy, può passare facilmente inosservato, travestendosi, come vediamo nel Trailer, da inserviente, o passando per ricco uomo d’affari.
Si tratta quindi di una scelta contestualizzata, inoltre, guardando il trailer, possiamo osservare che Lupin non è Lupin, no è Arsène Lupin, ma qualcuno di esterno che diventa Lupin.
Lupin è quindi una maschera, una delle innumerevoli identità dell’uomo che è legato al Lupin originale in maniera trasversale, non è il trisavolo, come Lupin III della serie animata, non è Arsène Lupin catapultato nel XXI secolo, ma è un qualcuno di esterno che diventa Lupin.
Sul piano estetico e dell’abbigliamento il Lupin della nuova serie Netflix eredita tantissimo dal Lupin originale, anche se a prima vista non sembra.
Il Lupin originale è un uomo alla moda ed indossa sempre il suo immancabile monocolo e cilindro, due accessori d’altri tempi che all’epoca del Lupin originale erano indicativi della moda ed espressione di uno status, oggi questi accessori sono stati sostituiti da altri come un più moderno driving cap, ed uno smartwatch.
My Opinion
Negli ultimi anni, nel mondo del cinema, sono sempre più diffuse scelte come quella fatta da Netflix per Lupin, inserendo personaggi di colore per interpretare personaggi originariamente bianchi. Queste scelte il più delle volte sono oggetto di polemica, e Lupin non fa eccezione. In questo caso, anche non ho ben capito il motivo reale, e la motivazione data da Netflix mi sembra abbastanza superficiale, per quanto la mia prima impressione sia stata dubbiosa, devo ammettere che non mi dispiace poi troppo, anzi.
Come dicevo nel paragrafo precedente, Lupin riflette l’immagine di un epoca, più precisamente l’epoca in cui vive, e deve potersi travestire e adattare alle circostanze. Negli anni 20, Lupin doveva e poteva essere esclusivamente bianco, perché in quel mondo, in quel tempo, una persona di colore, fatte rarissime eccezioni, non avrebbe mai potuto partecipare ad eventi di gala, il Lupin di Leblanc doveva, per forza di cose essere bianco, perché il mondo e la società in erano ambientate le avventure di Lupin imponeva un Lupin bianco. Oggi non è più così.
Oggi Lupin potrebbe appartenere ad una qualsiasi delle etnie che popolano Parigi, ed essere giusto in ogni circostanza.
Volendo quindi rinnovare, in questo senso il personaggio di Lupin, un cambio da uomo bianco ad altro, credo sia una scelta più che sensata. Va inoltre ricordato che, Omar Sy ha origini Senegalesi e il Senegal è un ex colonia francese che, come tutte le ex colonie francesi durante il processo di decolonizzazione, è stata interessata da enormi fenomeni migratori verso la Francia.
Alla luce di ciò, Omar Sy, per quanto mi riguarda, risulta quindi essere una perfetta immagine della Francia odierna e il suo Lupin in questo, è perfettamente in linea con il Lupin originale creato da Maurice Leblanc.