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Apprendistato, una nuova forma di schiavitù per gli ex schiavi americani dopo la guerra di secessione.

Dopo la guerra di secessione americana, c’è stata l’amnistia per tutti i confederati che hanno giurato fedeltà all’unione americana.

Questa è una delle argomentazioni che viene utilizzata più frequentemente per criticare la condanna del fascismo in italia, dopo la seconda guerra mondiale e la fine del regime.

Secondo questa linea di pensiero, in italia avremmo dovuto fare come in america, e non criminalizzare l’ideologia fascista, cosa che ha alimentato, anche negli anni post bellici, ad uno scontro ideologico tra “nostalgici” e antifascisti.

Chi sostiene questa linea di pensiero tende a dimenticare che, la grande amnistia americana, volta a tutelare i grandi proprietari terrieri degli ex stati confederati, è stata pagata in larga parte dalla popolazione “afroamericana” gli ex schiavi affrancati e liberati. Uomini e donne che prima della guerra di secessione non erano considerati uomini, ma animali, delle proprietà.
A questi uomini era stato promesso, durante la guerra, che avrebbero ricevuto, oltre alla libertà, anche delle terre e delle tutele, era stato promesso che sarebbero stati trattati “al pari” dei bianchi.

Poi però, le terre sono state restituite agli ex proprietari schiavisti e gli stati confederati hanno creato leggi come l’apprendistato, che obbligava gli ex schiavi, a lavorare nelle terre degli ex padroni, i quali, si facevano carico della loro “formazione” insegnando loro a fare quei lavori che facevano anche in precedenza come schiavi, dando loro vitto e alloggio. Non erano tenuti a pagarli, perché apprendisti, inoltre, gli ex schiavi, ora apprendisti, non avevano il diritto di rescindere unilateralmente un contratto di apprendistato, ma poteva essere solo il proprietario della terra in cui lavoravano, a consentire loro di terminare l’apprendistato.
In pratica fu dato un nuovo nome alla schiavitù.

Il diritto di voto, ma non al voto

In seguito, il governo federale, forte dei suoi nuovi poteri federali, intervenne con delle “correzioni” assicurando il diritto di voto, ma questo diritto era subordinato all’iscrizione ad un partito, si poteva votare solo per il partito a cui si era iscritti, il voto doveva essere palese (si votava mettendo le schede del partito per cui si votava, nell’apposita anfora in vetro) di fronte ad una commissione che, nella maggior parte dei casi, era formata da uomini armati, con l’intento di intimorire chiunque non votasse per il candidato Democratico (gli ex schiavi, almeno nei primi anni dopo la guerra, erano elettori repubblicani poiché il partito Repubblicano era il partito che aveva promosso la liberazione, mentre il partito democratico era il partito degli schiavisti).

La commissione che vigilava sul voto, aveva anche il compito di contare i voti, e, se bene gli ex schiavi a votare furono in molte migliaia, de facto, negli ex stati confederati, nella maggior parte dei casi, vinsero i democratici, e, secondo i registri ufficiali, al fronte di centinaia di iscritti al partito repubblicano, in città come Jackson (capitale del Mississippi), i democratici vinsero con una percentuale di oltre il 99%.

Situazione che non è cambiata di molto, almeno fino agli anni 60.

Questo cosa ci insegna?

Ci insegna che l’amnistia dei confederati ha premiato i confederati a discapito degli ex schiavi, e delle fasce più povere della popolazione americana.

Creando tensioni e un clima di razzismo, da cui sarebbe nato, all’indomani della fine della guerra, tra gli altri, il Ku Klux Klan.
Fino agli anni 70 del novecento (oltre un secolo dopo la fine della guerra di secessione), gli afroamericani, in tutto il paese vennero sistematicamente assassinati, linciati, discriminati ecc, creando un clima di violenza e odio, ben più ampio, radicato e forte, del clima che in italia ha accompagnato lo scontro tra “nostalgici” e antifascisti.

In conclusione, un amnistia generale dei fascisti, la storia americana ci insegna, non avrebbe creato pace e unità, ma avrebbe semplicemente permesso agli ex fascisti, di acquisire nuovamente le posizioni di rilievo e potere, che avevano prima della guerra e che avevano perso con la fine del regime. Potere che sarebbe stato pagato, in italia, dalle masse popolari e contadine, soprattutto quelle che avevano combattuto il fascismo, ed avrebbero pagato con linciaggi, pestaggi e omicidi, su molto probabilmente, avrebbe indagato.

Detto più semplicemente possibile, in modo che anche i nostalgici possano capirlo.

L’amnistia, che comunque in un certo senso c’è stata visto che non sono stati processati egli incartamenti sono stati abbandonati in un armadietto fino agli anni 90, non avrebbe portato pace, ma solo ulteriore violenza e morte in un paese che aveva sofferto una guerra voluta dal fascismo, e combattuto una guerra civile, iniziata dai fascisti.

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