Historicaleye

Uno sguardo storico sul mondo


Comunismo e Nazismo sono uguali?

Comunismo e Nazismo sono uguali?

Si, sono uguali come lo sono un anatra all’arancia e una macedonia di frutta, poiché in entrambi è contenuta l’arancia.

La comunità europea ha deciso di porre sullo stesso piano i crimini del Terzo Reich, e i crimini dell’Unione Sovietica, (e fin qui, credo che nessuno sano di mente avrebbe nulla da ridire) ha inoltre attribuito (in maniera arbitraria, politica e senza alcuna ragione storica) che l’URSS è responsabile dell’inizio della seconda guerra mondiale, perché ha firmato il patto Molotov-Ribbentrop, e qualcuno, speculando sulla vicenda, ha alzato ancora di più l’asticella, ponendo sullo stesso piano Comunismo e Nazifascismo .

Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza, e di riportare il discorso alla realtà, storica dei fatti, qualcosa che poco a che fare con la politica, e, a scanso di equivoci, la decisione dell’UE di questi giorni è politica non storica, non ha nulla a che vedere con la storia, e anzi, fa qualcosa a mio avviso di molto grave, cerca di reinterpretare e revisionare in chiave politica la storia.

Cominciamo col dire che, in molti, forse troppi, stanno avanzando e appoggiando la tesi per cui, Comunismo e NaziFascismo, sono uguali, perché con il patto Molotov-Ribbentrop, URSS e Terzo Reich, si sono “alleati”.

Perdonate il francesismo, ma, questa è una gran cazzata, ma facciamo un passo in dietro, perché altrimenti non ne usciamo.

Ok, se parliamo dei crimini dei regimi comunisti e dei regimi nazi fascisti, in quel caso sono il primo a dire che hanno compiuto le medesime porcate, e anzi, aggiungo che i crimini dei comunisti, per assurdo, sono più gravi dei crimini dei nazisti, perché a differenza dei nazisti che, quei crimini li hanno perpetuati in piena ottemperanza della propria ideologia, i comunisti li hanno compiuti in aperto contrasto con la propria ideologia.

E la parola chiave è Ideologia, l’ideologia Comunista e quella Nazista sono profondamente diverse, sono quanto di più lontano possa esserci al mondo, e vi dirò di più, il comunismo ideologico è immensamente più vicino all’America capitalista che alla germania nazista.

La visione del mondo pseudo liberale, capitalista e individualista dell’America degli anni 30 e 40, che affonda le proprie radici nella dichiarazione di indipendenza, dichiarazione che ha consacrato gli stati uniti d’america come la prima nazione totalmebte borghese e moderna della storia, si fonda su un principio, un unico principio fondamentale, scritto a caratteri cubitali, o quasi, nella stessa dichiarazione.

Secondo questo principio, tutti gli uomini, sono uguali e dovrebbero godere delle stesse libertà, possibilità e diritti. Tralasciando che, questo principio è stato sistematicamente tradito per secoli, e lo è tutt’ora, ci dice una cosa, ci dice che l’ideologia e l’applicazione di quella stessa ideologia, possono differire, possono in taluni casi, contraddirsi a vicenda, lo vediamo in America, che da un lato dichiara che tutti gli uomini sono uguali, e dall’altro pratica, per oltre un secolo, la schiavitù.

Questo distinguo è a mio avviso estremamente importante, oserei dire fondamentale, perché sul piano storico abbiamo a che fare con gli uomini e con la politica reale, abbiamo di fronte un mondo che non è un riflesso speculare delle idee, e ci dice anche che, le azioni degli uomini, in un determinato sistema di valori, non sempre sono il riflesso di quei valori, e che per tanto, l’ideologia di fondo di una nazione, non è responsabile delle azioni e dei crimini degli uomini.

Come dicevo, la parola chiave è Ideologia, e nel porre sullo stesso piano Comunismo e Nazifascismo, si stanno ponendo sullo stesso piano, due ideologie, due chiavi interpretative del mondo, due visioni, che non hanno nulla in comune, se non una serie di episodi decontestualizzati.

Mi riferisco in particolare al patto Molotov Ribbentrop, patto che ricordiamo essere un patto di non aggressione, ed è importante sottolinearlo, perché non è un alleanza militare, non avvicina URSS e Terzo Reich, ma anzi, pone letteralmente un muro tra i due, li allontana, li separa, e non li separa perché magneticamente simili, li separa perché entrambi, in quel momento, si sentivano minacciati dall’altro, e un patto di non aggressione, garantiva loro sicurezza.

L’Unione Sovietica, durante la seconda metà degli anni trenta, e in realtà anche nel decennio precedente, aveva vissuto momenti di grande tensione e paura, sul piano internazionale, aveva paura di trovarsi sola contro il mondo intero, e questa paura non era campata in aria, il mondo non comunista, aveva a paura di una rivoluzione come quella avvenuta in Russia nel 1917 e aveva iniziato a perseguitare i comunisti, mettendoli al bando e in alcuni casi estremi, facendoli arrestare.

L’apice dell’anti-comunismo lo si raggiunge nei regimi Nazifascisti, in cui il comunismo è considerato illegale, (sorvoliamo sul fatto che l’opposizione politica in generale era illegale) e questa che a tutti gli effetti era una violazione di quei diritti universali rivendicati dagli stati moderni, appariva agli occhi dei sovietici ancora più preoccupante perché tacitamente appoggiata da tutte quelle nazioni non comuniste, che non erano neanche nazifasciste, detto in soldoni, il fatto che i nazisti perseguitassero i comunisti, piaceva a britannici, francesi e americani.

Non dimentichiamo che, nel 1937 il ministro degli esteri britannico (Lord Halifax) si è recato a berlino, ha incontrato Hitler e, parafrasando, si è detto molto felice del modo in cui la Germania si occupava dei comunisti. Capite allora da soli che le preoccupazioni Sovietica avevano basi estremamente solide.

Passa qualche anno, Francia e Regno Unito (soprattutto la Francia), iniziano a dubitare della parola di Hitler, e iniziano ad essere preoccupati per le sue ambizioni territoriali, particolarmente aggressive, ambizioni che, finché portavano all’incarcerazione dei comunisti tedeschi andavano anche bene, ma iniziavano a diventare scomode nel momento in cui oltre ai comunisti e gli ebrei, le SS avevano iniziato a perseguire, arrestare e rinchiudere nei campi anche altre persone).

Francia e Regno Unito allora, ripensano all’idea/proposta fatta dall’URSS nel 37, quando la Germania aveva iniziato l’annessione della Cecoslovacchia, ovvero, di una coalizione mondiale in chiave antinazista, proposta che nel 1937 era rimasta inascoltata. Francia e Regno Unito decidono allora di provare un avvicinamento all’Unione Sovietica e nell’Aprile del 1939 inizia un negoziato, molto altanelante, con l’URSS, nel tentativo di costruire una sorta di alleanza sul modello delle alleanza pre prima grande guerra. Inviano un messaggio a Mosca e immediatamente (come testimoniano le date dei telegrammi) Mosca risponde, poi passa qualche settimana prima di una nuova comunicazione dalla Francia e Regno Unito a Mosca e quando la comunicazione arriva, Mosca risponde immediatamente.

Vi è una volonta di accordo molto forte dal lato sovietico, l’Unione Sovietica lo abbiamo detto, è spaventata dal terzo Raich, mentre dal lato “europeo” (chiamiamolo così) la volontà è decisamente minore.

Alla fine della fiera, dopo mesi di negoziati inconcludenti, l’URSS, che aveva bisogno di garanzie e certezze, prova una strada diversa, e quella strada porta ad un patto di non aggressione con il terzo reich, porta al patto Molotov Ribbentrop.

Patto che, garantisce sicurezza all’URSS, e che in un certo senso la allontana dalla Germania, patto che se rispettato (e sappiamo che non sarebbe stato rispettato) avrebbe tenuto l’URSS fuori dal conflitto europeo che di li a poco sarebbe iniziato.

Questi eventi, l’incontro tra Halifax e Hitler nel 37, l’antibolscevismo dominante in europa, e il fatto che Francia e Regno Unito considerassero la Germania di Hitler, nel 37, l’ultimo baluardo contro il bolscevismo (parole di Lord Halifax, non mie) ci fanno capire che, quando è stato firmato il patto Molotov Ribbentrop, URSS e Terzo Reich, espressioni di un regime comunista e di un regime nazista, erano tutt’altro che allineati.

Il popolo Tedesco e il popolo Sovietico, si consideravano tutt’altro che alleati, e anzi, erano contenti del fatto che i due stati avessero promesso di lasciarsi in pace, di non interferire con le rispettive politiche estere.

Usare questo patto, per porre sullo stesso piano NaziFascismo e Comunismo, è come usare la carta stagnola, per porre sullo stesso piano le patate al cartoccio e i teorici della cospirazione rettiliana, il sol perché in entrambi i casi la carta stagnola abbia un ruolo centrale, non fa sì che ci sia un parallelismo o una qualche continuità tra le due cose.

Inoltre, scaricare sull’ideologia politica di fondo, la responsabilità dei crimini degli uomini, è qualcosa di ridicolo, perché allora, applicando lo stesso ragionamento, ovvero che i crimini dei comunisti sono crimini del comunismo, perché i crimini dei nazisti sono crimini del nazismo, ignorando che sul piano ideologico, il nazismo ammette e promuove quei crimini, mentre il comunismo li condanna (crimini che ripeto ancora una volta, sono stati perpetuati dai regimi comunisti in maniera incoerente con la propria ideologia), allora, dobbiamo considerare come crimini del Cristianesimo, i crimini compiuti dai dai cristiani, crimini che ricordiamo includere tra il rogo di libri e di eretici, anche il genocidio, e questa, è una gran cazzata, perché come i crimini della chiesa, non sono crimini della fede cristiana, così i crimini dei regimi comunisti non sono crimini della fede comunista.

Concludendo, giusto porre sullo stesso piano i crimini dei regimi, di qualunque orientamento politico e di qualunque fede religiosa, ma è sbagliato porre sullo stesso piano le ideologie su cui sono stati edificati quei regimi.

Va inoltre precisato, a scanso di equivoci che, mentre il cristianesimo, mentre il comunismo, mentre l’islam ecc non prevedono, sul piano ideologico, che si compiano determinati crimini, il nazifascismo li prevede, li accetta e li promuove.

Non prendiamoci in giro, nel manifesto ideologico del nazismo hitleriano si dice che gli uomini non sono tutti uguali e che i non ariani devono essere allontanati o in extremis sterminati, nel manifesto ideologico del comunismo, si dice che semplicemente che gli uomini sono tutti uguali.

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