In questi giorni sta circolando sui social un vecchio servizio del TGR Leonardo, del 2015, in cui si parla di un misterioso virus killer, che attacca i polmoni, creato in laboratorio dalla Cina, e per molti, quel virus è il SARS-CoViD19.
In realtà si tratta di due virus totalmente diversi, il primo è un virus artificiale, creato in laboratorio per motivi di ricerca, il secondo, il CoViD19, è invece frutto della naturale evoluzione e selezione naturale di un ceppo virale che muta abitualmente. Citando Roberto Burioni, il Coronavirus è un virus naturale al 100%, purtroppo. Purtroppo perché se fosse un virus artificiale avremmo già tutti gli strumenti necessari per renderlo inoffensivo, ma purtroppo non è così, e abbiamo a che fare con un virus totalmente nuovo, di cui conosciamo pochissimo.
L'ultima scemenza è la derivazione del coronavirus da un esperimento di laboratorio. Tranquilli, è naturale al 100%, purtroppo. https://t.co/GBKEPNWGyf
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) March 25, 2020
Premettendo che non sono un medico, non sono un biologo, ne un virologo o un epidemiologo o qualsiasi altra cosa finisca in ologo, sono semplicemente una persona che sa fare una ricerca su Google e soprattutto che sa leggere.
Voglio quindi provare a spiegarvi in modo semplice e facile, la differenza tra un virus artificiale come quello di cui si parla nel servizio di Leonardo del 2015, e un virus naturale, 100% bio, come direbbe Burioni, come il SARS-CoViD19, e se avessi dei mattoncini Lego userei quelli per la spiegazione, come solito fare il buon Dario Bressanini.
Il Modello di un Virus
Immaginate i virus, tutti i virus, come blocchi di mattoncini Lego, che si possono montare insieme, ogni virus si compone di una un certo numero di mattoncini Lego.
Nel 2015 i cinesi, hanno preso parte dei mattoncini di un virus comune tra i pipistrelli, parte dei mattoncini di un virus dei topi, ed hanno unito i mattoncini, creando un terzo virus, che un era po’ l’uno e un po’ l’altro e nel complesso era un virus totalmente nuovo che era in grado di attaccare e infettare i polmoni umani, e per evitare che quel virus potesse casualmente infettare qualcuno e diffondersi fuori dal laboratorio, il virus sintetizzato è stato privato della capacità di riprodursi, cosa che lo rendeva inoffensivo.
Un qualsiasi biologo, chimico, medico, persino io, con un microscopio e i tre virus a portata di mano, sarebbe in grado di dire, guardando il virus artificiale e i suoi genitori, che quel virus è stato costruito partendo dai virus precedenti. Più o meno, non è proprio semplicissimo in realtà, diciamo che in realtà io con un microscopio neanche vedrei il virus, ma gli “scienziati” che per lavoro studiano virus e micro organismi, si, loro sono perfettamente in grado di farlo.
Quello che è apparso nel 2019, è un altro virus.
Il Virus creato in laboratorio nel 2015 ha precise caratteristiche, e queste caratteristiche sono diverse dalle caratteristiche del SARS-CoViD19,, sono de facto due virus diversi.
Se guardiamo al microscopio il CoViD19 e il virus del 2015, possiamo osservare che il CoViD19 non ha nessun elemento in comune con il virus del 2015, ne con i suoi genitori.
È come se qualcuno, che chiameremo madre natura, avesse preso una manciata di mattoncini dal tavolino, di quelli ancora non utilizzati da nessuno, e li avesse aggiunti ad un virus comune, creando un virus totalmente nuovo, ma allo stesso tempo naturale e 100% bio.
Per intenderci, se i virus fossero fatti di lego e il virus del 2015 fosse fatto di mattoncini gialli e rossi, il CoViD19, sarebbe composto da mattoncini verdi e azzurri.
Un po’ di esempi surreali
Se l’esempio dei virus non fosse abbastanza chiaro, proviamo con qualche esempio alternativo.
Se invece di virus, stessimo parlando di esseri viventi più complessi, come cani, gatti, scimmie, ippopotami, il virus del 2015 potremmo immaginarlo come la fusione tra un cane e un gatto, nel senso che, la parte di posteriore della creatura creata in laboratorio sarebbe quella di un gatto, quindi coda di gatto, zampe di gatto ecc, mentre la parte anteriore, sarebbe quella di un cane, quindi zampe anteriori e testa di cane. Sarebbe una creatura nuova, metà gatto e metà cane, ma senza genitali, così non potrebbe riprodursi.
Diversamente da questa simpatica creatura, il covid-19 si presenta come qualcosa di anomalo, come un animale ha una forma tutta strana, che non è metà di un animale e metà di un altro, anche se ha la struttura di un quadrupede. Possiamo immaginarlo come un bizzarro essere un braccio con mano al posto della coda, con enormi occhi simili a quelli delle mosche, le zampe anteriori con lunghi artigli e quelle posteriori palmate, e anche un corno, così, per gradire.
Sarebbe una creatura che a vederla, non saremmo in grado di ricondurre a nessun essere già esistente
Visto che mi piacciono gli esempi strani, faccio ancora un ultimo esempio, questa volta con il cibo, sono infatti convinto che la riduzione a cibo sia il modo perfetto per veicolare qualsiasi messaggio.
Se il Virus fosse una pizza
Immaginate il virus del 2015 come una un nuovo cibo, i cui genitori, sono una pizza e del sushi. E quindi il “virus” si presenta come una sorta di pizza con sopra dei pezzi di sushi.
Guardandola i suoi “genitori” ci appaiono evidenti, è una pizza con sopra del sushi, non c’è molto altro da dire.
Il CoViD19 invece, è qualcosa di diverso. È come se fosse una sfoglia pizza, fatta con farina di riso con dei semi di papavero nell’impasto, su cui è spalmata, a mo’di salsa della crema di avocado su cui poggiano dei pezzetti di salmone e salame piccante alternati in modo casuale, il tutto viene poi arrotolato e fritto.
Al primo sguardo, diversamente dalla pizza sushi, ci è impossibile capire di cosa si tratta, non è una pizza, non è sushi, anche se gli ingredienti sono gli stessi della pizza e del sushi, ma usati in modo diverso, e de facto, ciò che è venuto fuori non è una pizza con il sushi, ma è un qualcosa di totalmente nuovo, creato da uno chef stravagante, diversamente dalla pizza sushi che al massimo possiamo trovare in qualche video dei ragazzi di space valley.
Conclusione
Spero che questi esempi possano essere d’aiuto, io purtroppo non sono un biologo, quindi perdonatemi se la mia spiegazione non è tecnicamente perfetta e contiene qualche precisazione.
Il punto è che il virus del 2015 è un virus diverso dal CoViD19, il primo è stato prodotto artificialmente in laboratorio, per una ricerca che è stata poi pubblicata sulla rivista nature, il secondo è evoluto naturalmente, come dimostrato da un altra ricerca, pubblicata anch’essa sulla medesima rivista.