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La crisi del Trecento: Quali furono le cause?

Nel corso del primo Trecento l’Europa attraversò un periodo di forte crisi che ha influenzato il commercio internazionale e intercontinentale. Come si arriva a questo? Quali sono le cause?

Cambiamento climatico

Una delle cause che hanno portato ad una crisi del corso del Trecento potrebbe essere legata ad un cambiamento del clima con un abbassamento delle temperature. Calo delle temperature e inondazioni causate dall’eccessivo disboscamento delle foreste hanno portato ad una minor disponibilità di materie prime nell’edilizia, artigianato e la carenza di fauna selvatica incrementando l’avvento delle carestie.

Commercio, monete e crisi finanziaria

Un altro problema che ha portato alla crisi del Trecento è stata la carenza di metallo prezioso utilizzato per la coniazione di monete. La mancanza di materiale, avrebbe messo in crisi il commercio, soprattutto quello con l’Estremo Oriente. Mancando i contanti, questi divennero cari e i banchieri e finanziatori che ne avevano in quantità chiedevano degli interessi troppo alti ai mercanti. Questa situazione portò ad una crisi finanziaria alimentata dal fallimento delle banche italiane e in particolare delle società dei Bardi e dei Peruzzi. Queste due società avevano finanziato il Re Edoardo III d’Inghilterra durante la guerra contro la Francia ma, quando il sovrano dichiarò che non li avrebbe rimborsati, dovettero dichiarare il fallimento. Inoltre, le società avevano raccolto i risparmi dei privati ma anche questi furono coinvolti dalla crisi, peggiorando la loro posizione.

La peste del 1348

In questo clima di incertezza generale, nel 1348-1350 in Europa si diffuse un’epidemia di peste. La malattia iniziò a diffondersi nel 1347 in Asia centrale arrivando fino alla colonia genovese di Caffa, in Crimea. Successivamente, attraverso le navi si estese a Costantinopoli, Sicilia e Genova. Oltre all’Italia, furono colpite: Spagna, Francia, Germania, fino al Corno d’Africa. La peste veniva trasmessa dal batterio della pulce del ratto che, pungendo l’uomo, lo contagiava. Il tasso di mortalità fu molto elevato, in Europa morì un terzo della popolazione.

La ripresa

L’epidemia di peste fu un evento molto traumatico per la popolazione europea anche se migliorò le condizioni di vita del popolo. La riduzione demografica ebbe come conseguenza una maggior disponibilità di risorse ed un calo della manodopera e quindi un aumento dei salari. La crescita dei salari portò ad un calo dei prodotti alimentari poiché la produzione agricola sovrabbondava per una popolazione ridotta. Tutto questo permise alle famiglie di spendere il denaro per altro: vestiti, edilizia, arredamento. Chi risentì della crisi del Trecento furono i commerci intercontinentali che ridussero la loro importanza. I banchieri toscani acquisirono nuovamente importanza riorganizzandosi in compagnie più piccole, attente agli investimenti ed evitando di prestare somme troppo elevate.

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