E’ metà luglio del 1518 nella città di Strasburgo, sembra un altro normalissimo giorno nelle terre del sacro romano impero quando una donna, chiamata Frau Troffea, entra in città ballando senza controllo. Passano un paio di giorni e la donna continua a danzare, nel frattempo sembra che (circa) altre 100 persone siano state prese da questa voglia incontrollabile di danzare. Il comune assolda musicisti per dare loro il ritmo, e ballerini professionisti per mantenerli in piedi. Dopo qualche giorno le persone dal cuore debole iniziano a morire.

Siamo a fine agosto del 1518 e la piaga ha colpito 400 persone. Il comune ha fatto caricare tutti su un vagone e gli ha portati ad un santuario per essere curati. La piaga sembra svanire solo agli inizi di settembre.

Non è la prima volta che una cosa simile capita in Europa. Si sono verificati fino a 10 casi di piaghe danzanti che hanno colpito alcune città del Belgio, del nord est francese e del Lussemburgo. Quello del 1518 è semplicemente la meglio documentata, con una più ricca varietà tra le risorse. Ma se non era di sicuro la prima volta ,fu certamente l’ultima ad accadere in europa.

  • Secondo molti a causare la “Piaga danzante” fu l’ingerimento di ergot, un fungo molto velenoso che causa allucinazioni e spasmi. Alcuni studiosi ritengono che questo fungo venisse usato dai greci durante i misteri eleusini (festività in onore di Demetra) per fare un pane noto come “Kikeon”. Ma, tornando a noi, la possibilità che il fungo potesse essere il “movente” (scusate ma non riuscivo a trattenermi) è improbabile visto che oltre a causare allucinazioni e spasmi, il fungo porta anche a difficoltà nel sistema circolatorio, il che renderebbe difficile la possibilità di movimenti sensati come in una danza.

 

  • Altri invece azzardano l’idea che i danzatori facessero parte di un gruppo eretico, ma anche questa tesi ha dei difetti, infatti i contemporanei erano certi che i ballerini fossero costretti contro il loro volere a muoversi, infatti nei pochi momenti in cui riuscivano a rallentare essi supplicavano aiuto.
    La tesi più plausibile è l’isteria di massa, vedete, nel 1518 i poveri di Strasburgo stavano vivendo una carestia, un’esplosione di malattie ed un allontanamento spirituale su un livello mai visto prima.

 

  • Secondo John Waller autore del libro “A Time to Dance, a Time to Die: The Extraordinary Story of the Dancing Plague of 1518” la spiegazione è lo stato di trance in quanto senza di esso non sarebbero stati in grado di ballare per così tanto tempo. Se poi si considera che lo stress e la fede nella possessione spirituale possono causare lo stato di trance allora la tesi si avvalora di più. Come detto prima, la città soffriva di malattie e di carestia. Sappiamo soprattutto di un santo chiamato St. Vito che aveva il potere di controllare le menti delle persone e costringerle a ballare (la malattia in italia è proprio conosciuta con nome di Ballo di San Vito). Una volta che questa gente inizio a sentire di San Vito cominciarono anche ad essere più vulnerabili allo stato di psicofisco prima descritto. Quindi la malattia viene scatenata solo da disperazione e anche da pia paura. Questa teoria motiva anche la svanimento della piaga, infatti sembra essersi dissolta perché la fede protestante iniziò a prendere il controllo di città come Strasburgo che cacciarono il culto dei santi, dal quale la piaga dipendeva.

Essendo io di origine marocchino, sono cresciuto ascoltando le leggende sul popolo Gnawa. Temuto dai marocchini per via dello loro capacità mistica, che sarebbe in grado tramite la musica dei pripri sintir possano entrare e mandare in trance la gente che li ascolta. Personalmente per quanto io sia ateo tendo comunque a star il più lontano possibile dalla musica degli ex-schiavi subsahariani ma potete tranquillamente vedere gli effetti su diversi video presenti su Youtube.

Bibliografia

John Waller, A Time to Dance, a Time to Die: The Extraordinary Story of the Dancing Plague of 1518 Hardcover, 2008

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