Direttamente dalla nostra pagina Kink Is Freedom, un analisi del classico della letteratura erotica, La Venere in Pelliccia.

Questo articolo è WIP (Work in Progress), non è quindi una versione completa e nel tempo verranno aggiunti altri paragrafi. Si tratta di una tipologia di contenuti che, qualche anno fa, quando Historcialeye era attivo a pieno regime era riservata ai Patreon, voglio però pubblicare e pubblicare tanto, ho quindi deciso di pubblicare articoli e post, anche incompleti, che verranno ampliati eventualmente nel tempo, e per iniziare ho scelto un di parlare di un libro, estremamente complesso, con diversi piani di lettura, che mi e ci darà molte occasioni per ampliare l’articolo.

La Venere in Pelliccia” di Leopold von Sacher-Masoch è uno dei grandi classici della letteratura erotica. Del resto, Masoch, insieme a De Sade, rappresenta uno dei “pilastri” della cultura BDSM.

Fonte inesauribile di polemiche e scandali, fin dalla sua prima pubblicazione nel 1870. Questo romanzo, racconta una straordinaria storia d’amore e intrisa di simbolismo e introspezione psicologica, esplorando le dinamiche di potere e la sessualità in un modo nuovo e inaudito per l’epoca.

Al centro della storia troviamo Severin, un uomo che cerca la sottomissione nelle relazioni amorose, e Wanda, una donna dal carattere dominante e seducente. Attraverso questi personaggi, Sacher-Masoch affronta temi controversi il piacere nella sottomissione e il dominio sessuale.

L’opera sfida le convenzioni sociali, mettendo in discussione i ruoli di genere e le aspettative della società dell’epoca. La figura di Wanda, simboleggiata dalla dea Venere, incarna la femminilità e la seduzione, ma anche una forza e un’autorità che sfidano l’ordine patriarcale.

Al momento della sua uscita, “La Venere in Pelliccia” ha scosso il pubblico, non solo per le sue tematiche audaci, ma anche per il modo in cui ha messo in luce l’ambiguità umana e i desideri nascosti. Il libro, in maniera abbastanza anacronistica, indaga le dinamiche di potere nelle relazioni sociali e l’emancipazione femminile, temi che ancora oggi sono di estrema attualità e anche oggi.

“La Venere in Pelliccia” è più di un semplice racconto erotico; è uno specchio delle complessità dell’animo umano e delle sue contraddizioni. È un invito a guardare oltre le apparenze e a comprendere le profondità del desiderio e dell’identità.

Non è quindi un caso se questo romanzo ha ispirato adattamenti teatrali e cinematografici, tra cui l’omonimo capolavoro di Roman Polanski, e ancora oggi continua a provocare e stimolare la riflessione, dimostrando come le questioni sollevate da Sacher-Masoch siano ancora rilevanti nel nostro tempo.

In attesa di avere una versione definitiva di questo articolo, vi lascio a questo video di Michelle Aprémont, scrittrice, poetessa e indirettamente amica, una volta abbiamo bevuto una birra insieme, siamo praticamente migliori amici… change my mind.



Di Antonio Coppola

Studente di storia contemporanea, geopolitica e relazioni internazionali. Appassionato di musica, tecnologia e interessato ad un po tutto quello che accade nel mondo.

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