I Mussolini, in particolare Caio Giulio Cesare Mussolini, pronipote di Benito Mussolini ed esponente del partito Fratelli d’Italia, ha annunciato, senza troppa vergogna, che il prossimo 28 luglio, la tomba di predappio del suo antenato, criminale di guerra e traditore italiano, oltre che ex dittatore e capo di stato, verrà aperta per rendere omaggio alla 136 anniversario dell’importante personaggio storico.
Ora, al di la della presa in giro, perché 136 è un numero totalmente casuale, e non c’è ragione alcuna di celebrare questo anniversario particolare, e che dunque, celebrare questo anniversario significa inaugurare una tradizione nostalgica, in cui sarà possibile ogni anno rendere omaggio al criminale Benito Mussolini, in piena e aperta violazione dei reati di Apologia del fascismo, poiché Benito Mussolini non è semplicemente un fascista o il fondatore del fascismo o il capo politico del fascismo, no, lui è il fascismo, lui è l’incarnazione stessa del fascismo, di quel culto della persona che ruotava attorno alla sua figura, alla sua immagine, al suo ruolo.
Se mussolini fosse stato un semplice fascista, al momento della sua scomunica da parte del partito, i fascisti italiani sarebbero rimasti fedeli al partito, ma così non è stato e in moltissimi hanno preferito seguire Mussolini, voltando le spalle al partito, all’italia e al Re, per seguire Mussolini nella RSI.
Senza retorica, senza giri di parole, senza prenderci in giro, celebrare mussolini significa celebrare il Fascismo, e questo è un fatto gravissimo e vergognoso, e se questo, oggi, può avvenire impunemente, la responsabilità è in larga parte anche della taciturna sinistra italiana, che quando parla, parla a sproposito.
A furia di parlare di Fascismo, per qualsiasi cosa non sia totalmente di sinistra, e vedere come risposta osservazioni come “vedete il fascismo in qualsiasi cosa” la sinistra ha fornito al fascismo, quello reale, un arma estremamente potente, quale l’indifferenza. Oggi i fascisti possono accusare i non fascisti di averli definiti fascisti, anche quando le loro azioni e i loro gesti sono dichiaratamente fascisti, e per assurdo, la richiesta di celebrazione dell’uomo simbolo del fascismo, non appare poi così grave.
Celebrare Mussolini significa celebrare il fascismo, è c’è poco da opinare su questo punto, Mussolini e il Fascismo sono la stessa cosa, Mussolini è il fascismo e il fascismo è Mussolini, e dunque, il 28 luglio, ci sarà una grande celebrazione, in favore del fascismo e del suo fondatore. E questo è un qualcosa di gravissimo, oltre ad essere illegale (sai com’è, il reato di apologia del fascismo è scritto nero su bianco).
Il prossimo 28 luglio, e temo i prossimi 28 luglio, vedremo ondate di fascisti e nostalgici del fascismo sfilare, invocare un ritorno della dittatura e la morte degli oppositori politici, e tuttto questo impunemente… e la cosa assurda è che, se avvenisse il contrario, se per qualche motivo qualcuno decidesse di aprire la tomba di Matteotti o di Gramsci, o di di qualcuno dei padri del PCI o leader della resistenza, probabilmente qualcuno, molto in alto e con il potere di farlo, darebbe l’ordine alla Digos, di schedare tutti i nostalgici che parteciperebbero alla manifestazione. Ma lo stesso non accadrà con la celebrazione del fascismo, ed i nostalgici fascisti, in barba alle origini antifasciste della repubblica e della costituzione, saranno liberi di defecare sulla repubblica e sulla costituzione, celebrando e omaggiando quello che è a tutti gli effetti il più grande Criminale e Traditore della storia italiana.
Celebrare Mussolini è un qualcosa di vergognoso, oltre che illegale, chiunque andrà a Predappio per rendergli omaggio (familiari esclusi) è un criminale, e in quanto tale andrebbe identificato dalle autorità… Ma purtroppo questo non accadrà, e anzi, credo che gli unici che verranno schedati, saranno gli antifascisti che certamente manifesteranno contro l’evento.
In ogni caso, a scanso di equivoci. Personalmente reputo che la soluzione migliore sia tenerla sempre aperta, circoscritta come museo.
Al momento è un santuario e la sua apertura è un insulto alla costituzione, se fosse un museo sarebbe tutt’altra cosa, perché sarebbe semplicemente un elemento storico , memoria di un passato oscuro e doloroso, ma pur sempre storia. Ma al momento così non è, quel passato è tutt’altro che storico.
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