Per Saviano “I talebani sono i nuovi Narcos” , e, questa osservazione è terribilmente sbagliata, sotto molti punti di vista, ma, andiamo con ordine.
I talebani (o meglio, i signori della guerra afgani) trafficano oppio, armi ed esseri umani, da almeno 3000 anni (probabilmente anche di più, ma, dobbiamo fermarci a ciò che è attestato storicamente), praticamente l’hanno inventato loro il “Traffico di droga”, poi però, arriva un genio come Saviano che, ignorando circa 3000 e passa anni di storia del medio oriente e dei suoi scambi commerciali con l’occidente e se ne esce con “i talebani sono i nuovi Narcos”.
Ne abbiamo parlato proprio ieri su tipeee, il web è pieno di gente che parla di Talebani e Medio oriente, in modo eurocentrico, senza sapere un cazzo dell’Afghanistan e della sua storia, perché tanto, della realtà storica di quel paese di quell’angolo di mondo, in realtà, non frega nulla a nessuno, è molto più “conveniente” raccontare una versione romanzata e idealizzata (in positivo o negativo che sia) di cosa sta succedendo o si vuole far credere stia succedendo, così si “vende” meglio, così si guadagna di più.
Il problema però, è che facendo in questo modo si inonda il web (e non solo) di merda fumante eretta su un impalcatura di disinformazione e fake news che dipingono un angolo di mondo, molto caotico e complesso, in modo errato e profondamente diverso dalla realtà
I talebani sono i nuovi Narcos perché trafficano in oppio? Non hanno cominciato ieri a trafficare oppio, lo trafficano letteralmente da millenni, definirli i nuovi “narcos” è un insulto alla loro storia, alla storia di quel paese e di quella parte di mondo.
Per Saviano il mondo talebano ruota attorno all’Oppio, i talebani? non sono “studiosi dell’islam” radicalizzati e armati, sono semplicemente dei narcos, interessati ai soldi.
Questa è una visione estremamente ridotta, limitata ed eurocentrica del mondo Talebano, che manca di diversi chilometri il punto della questione.
Forse una più profonda conoscenza del medio oriente avrebbe aiutato Saviano a produrre un analisi più veritiera.
L’Afghanistan, come è noto, è un area montuosa, non particolarmente fertile, popolata da pastori di capre e contadini, che, per secoli, ha vissuto l’occupazione straniera, e per secoli, i suoi abitanti hanno lottato e respinto gli stranieri, conquistando, per la regione, il nome di “tomba degli imperi”.
L’interesse geoplitico per quelle regioni, in passato era determinato dalle vie commerciali che collegavano oriente ed occidente, ma, da qualche decennio, grazie anche al canale di Suez, non è più così. Le merci in transito tra oriente e occidente, non si muovono più via terra, ma via mare, dunque, il contro della regione ha perso quel valore strategico che aveva fino al secolo scorso.
Quell’area montuosa, particolarmente ispida, non ha molto altro da offrire al mondo, se non un terreno particolarmente adatto alla coltivazione del papavero da oppio, che è coltivato lì da secoli, e da secoli è utilizzato dai signori della guerra locali per finanziare la propria lotta contro gli stranieri.
Per intenderci, quando gli afghani combattevano contro l’occupazione britannica, tenevano testa all’esercito dell’allora impero più grande del mondo, grazie ad una profonda conoscenza del territorio e grazie alle armi che potevano acquistare, o meglio scambiare, con i nemici della corona britannica, in cambio di oppio.
Lo stesso in epoca sovietica e in epoca americana e così via.
I proventi del commercio di oppio ed esseri umani, vengono utilizzati principalmente per l’acquisizione di armi che utilizzano per combattere contro altri gruppi talebani e contro occupanti stranieri.
Va da se che, il narcotraffico non è il fine dei vari gruppi talebani ma un mezzo per conseguire il proprio fine, e quel fine è il controllo dell’intera regione afgana.
Ragionare i Talebani in modo eurocentrico, come “nuovi narcos”, significa ribaltare la realtà storica dei talebani, anteponendo la causa all’effetto.
Per Saviano, detto molto semplicemente, i talebani vogliono controllare il paese per produrre più oppio e ottenere maggiore ricchezza e potere. Ma non è così, anzi, è l’esatto contrario, i Talebani, producono e vendono oppio per aumentare il proprio potere economico e controllare una fetta più ampia del paese, del proprio paese.
Ribaltando in questo modo il mondo talebano, ragionandoli come narcos, si produce una narrazione errata del mondo talebano, si produce una narrazione falsa e faziosa del mondo afgano e medio orientale, che viene subordinato a logiche occidentali che in vero non gli appartengono.
Ragionando i talebani come “nuovi narcos” si fa disinformazione, si alimentano e diffondono fake news, che non sono mai un bene.