Sono esistite civiltà avanzate sulla terra prima di quella umana? la risposta per la scienza è no e in questo articolo cercheremo di capire perché la scienza da una risposta così netta a questa domanda e perché lascia così poco spazio ad altre interpretazioni.
Cominciamo col dire che, un civiltà, per essere definita tale, deve rispettare determinati requisiti, che diventano sempre più difficili da raggiungere man mano che il livello tecnologico della civiltà si innalza.
C’è poco da dire al riguardo, la civiltà globale contemporanea è enormemente più avanzata di qualsiasi forma di civiltà umana del mondo antico, e questo dislivello è dovuto principalmente al più elevato livello tecnologico raggiunto nel nostro tempo rispetto al mondo antico, ma si lega anche alla qualità della vita, alla diffusione di “diritti umani” sempre più elevati e principi etici e morali sempre più stringenti, oltre che ad una maggiore e più ampia conoscenza dei fenomeni fisici che regolano la vita e l’universo.
Per quanto possano sembrarci molto “avanzate“, in alcuni campi, alcune civiltà del mondo antico, e prendo ad esempio la civiltà Greca in età classica o la civiltà dell’antico Egitto, in altri campi queste popolazioni erano molto primitive.
Il mondo greco raggiunse una consapevolezza politica elevatissima e la democrazia ateniense raggiunse un livello così elevato che forse, ancora oggi, non siamo in grado di eguagliare, tuttavia i greci credevano che il mondo fosse stato creato dalle divinità e che quelle divinità regolassero la vita, la morte e l’universo. Vi erano enormi distinzioni sociali legate al censo, ed erano fondate su equilibri predeterminati e immutabili, per non palare poi dell’idea di schiavitù, di privazione della libertà individuale, del possesso di altri esseri umani, concepita come strumento educativo e formativo per stranieri provenienti da civiltà considerate inferiori e che dunque dovevano essere rieducati. E in fine, il fabbisogno energetico della civiltà greca era esiguo rispetto alle civiltà contemporanee, e questo dislivello era dettato dal fatto che, la civiltà greca potendo scegliere tra il lavoro della macchina a vapore e quello umano degli schiavi, preferì l’utilizzo della schiavitù.
Il fabbisogno energetico può sembrare banale, ma è uno degli elementi più importanti, se non il più importante, per definire il livello di avanzamento di una civiltà, almeno secondo la scala di Kardašëv per la classificazione delle civiltà in funzione del loro livello tecnologico. Questa scala fu proposta da Nikolaj Kardašëv nel 1964 e classificava le civiltà avanzate su tre diversi livelli. Successivamente questi livelli furono ampliati ed utilizzati per definire il livello delle civiltà più avanzate delle opere fantascientifiche, ma restando ai primi tre livelli, quelli ipoteticamente accessibili alla civiltà umana, al primo gradino di questa scala di civiltà vengono poste quelle civiltà che sono in qualche modo in grado di utilizzare l’energia disponibile sul proprio pianeta, e la nostra civiltà rientra ancora in questa categoria, se bene sia ormai giunta alle fasi finali del primo livello e si stia apprestando a raggiungere il secondo livello.
Al di sotto del livello 1 vi sono tutte le altre civiltà (umane) precedenti la nostra rivoluzione industriale, le cui principali fonti di energia erano il corso dei fiumi, il vento e il lavoro delle braccia.
Al livello due della scala di Kardašëv vi sono quelle civiltà in grado di sfruttare tutta l’energia del proprio sistema solare, e in fine, al livello tre, vi sono quelle civiltà in grado di sfruttare tutta l’energia della propria galassia. Ovviamente noi oggi non conosciamo alcuna civiltà reale di livello due o livello tre, e credo sia inutile proseguire verso i livelli successivi.
Fatta questa premessa sulla scala di Kardašëv e appurato che la civiltà umana (intendendo per civiltà umana il massimo livello tecnologico raggiunto da una qualsiasi civiltà del nostro pianeta) ha raggiunto il livello uno poco più meno di due secoli fa, e che tutte le civiltà precedenti a noi note, erano di livello zero, ovvero civiltà in fase pre avanzata, ci dà già un importante indizio per rispondere alla domanda posta nel titolo.
Ad ogni modo, la teoria convenzionale dello sviluppo di civiltà sul nostro pianeta, sostenuta da numerosi ricercatori è che prima della civiltà umana, sulla terra non vi fossero altre forme di civiltà avanzate e anzi, si ipotizza che prima della civiltà umana sulla terra non vi fu alcuna forma di civiltà, intendendo per civiltà qualcosa di molto simile alle civiltà umane negli ultimi 10000 anni, con la sola differenza che queste ipotetiche civiltà precedenti quella umana appartenessero a qualche altra specie vivente non ben definita, terrestre o non terrestre.
In ambito storiografico l’assenza di tracce rappresenta essa stessa una traccia, ma non è questo il caso e il fatto che di queste ipotetiche civiltà precedenti quella umana non sia stata trovata alcuna traccia ci fa sospettare che effettivamente quella umana sia stata la prima forma di civiltà terrestre.
La traccia più importante che una civiltà si lascia alle spalle, può sembrare strano, sono i rifiuti, e la cosa interessante è che più e avanzato il livello tecnologico, più numerosi e difficili da distruggere sono i rifiuti, di conseguenza, se sulla terra fosse esistita una qualche antica civiltà pre-umana, avremmo dovuto trovarne i rifiuti, e così non è stato, non abbiamo trovato antichi rifiuti pre-umani.
Vi è però un caso in cui le civiltà smettono di produrre rifiuti, ed è quando queste ipoteticamente è prossima al raggiungimento della fase due della scala di Kardašëv, in quanto questa ipotetica civiltà in grado di convertire totalmente i propri rifiuti in energetica e questa energia unita a tutta l’altra energia del pianeta, non è più sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di quella civiltà che si ritrova quindi ad avere la necessità di estrarre energia dagli altri mondi del proprio sistema solare, e va detto che la civiltà umana contemporanea è prossima a questo passaggio che tuttavia non è ancora in grado di compiere totalmente.
Ad ogni modo, una civiltà minimamente evoluta produce rifiuti e la loro assenza è indicativa o dell’assenza di un antica civiltà evoluta o della presenza sulla terra di una civiltà aliena, non terrestre, che ipoteticamente era già giunta al livello due o tre della scala di Kardašëv.
Sappiamo per certo che quest’ultima ipotesi non ha alcun senso, ma fingiamo di non saperlo e cerchiamo capire se effettivamente è possibile che sulla terra vi siano state un tempo antiche civiltà aliene.
Ipotizzando che una civiltà di livello due o livello tre sua giunta sulla terra, ipoteticamente per sfruttarne le risorse energetiche, è facile dedurre che il passaggio di questa civiltà sul nostro pianeta avrebbe lasciato tracce ben visibili della loro presenza, e per tracce intendo qualcosa di molto più sofisticato e incisivo di qualche graffito su delle rocce in america latina o degli edifici in pietra dalla forma piramidale.
Se antiche civiltà avanzate avessero messo piede sulla terra avremmo trovato certamente le rovine di antiche città hyper tecnologiche e soprattutto, avremmo notato una forte riduzione, per non dire l’assenza di risorse energetiche e minerali nel sottosuolo. In fondo queste antiche civiltà sono giunte ipoteticamente sulla terra per recuperare e sfruttare le materie prime e le fonti energetiche del pianeta, in questa ipotesi non ha senso la presenza di enormi giacimenti di petrolio, carbone, gas, ferro, rame, oro, platino ecc ecc ecc sulla terra, ma queste risorse come sappiamo sono presenti sul pianeta e sono la base della nostra civiltà e della nostra tecnologia.
Insomma, sul piano scientifico, storico, archeologico e antropologico, non vi è alcun dubbio, la civiltà umana è stata la prima e unica civiltà ad essersi sviluppata sulla terra e ad aver abitato sulla terra.
Non vi è alcun dubbio, non vi è alcuna possibilità, non vi è alcun caso, non vi è alcuna traccia che possa sostenere la teoria del passaggio sulla terra di antiche civiltà avanzate con un livello tecnologico pari o superiore al nostro, e non vi sono tracce dell’evoluzione di civiltà terrestri pre-umane, con un livello tecnologico pari a quello delle civiltà umane del mondo antico.