John Harrington è considerato il padre del moderno Water Closet, ma tra il gabinetto di Harrington al gabinetto Water, ne è passata di acqua … nei canali di scolo

La verità è che parlare della storia degli oggetti non è mai semplice e il più delle volte non abbiamo a che fare con un vero e proprio inventore, ma piuttosto con una serie di evoluzioni che, nel corso dei secoli, hanno portato, in questo caso, una buca nel terreno a diventare un trono in ceramica, presente in ogni casa del pianeta.

Questa è la storia del gabinetto, o per meglio dire, del gabinetto da bagno, della tazza, del water closet o wc, della toilette, scegliete pure il termine che preferite.

Faccio una premessa, in questa sede parlerò solo del gabinetto igienico, e non del gabinetto istituzionale, ma se vi interessa ho pubblicato un video su youtube in cui riassumo la storia di entrambi, nel tentativo di capire come, quando e perché lo stesso termine è stato associato alle più alte cariche del governo e ad una stanza che ha a che fare con operazioni fisiologiche e quotidiane
Vi lascio di seguito il video, se volete guardatelo e poi ci rivediamo qui, con la storia del gabinetto.

Come anticipavo nell’introduzione, parlando del gabinetto è difficile, se non impossibile stabilire chi sia il vero padre di questa invenzione, principalmente perché la sua funzione è quella di permettere a noi esseri umani di defecare in tranquillità, e come ogni altra creatura vivente, gli esseri umani, fanno la cacca da sempre, e la facevano anche prima che venisse inventato il gabinetto.

Prima della tazza moderna vi erano altri congegni, e prima ancora vi erano le latrine, prima ancora si utilizzavano dei buchi nel terreno e prima ancora, ci si nascondeva dietro una roccia o un cespuglio.

Se quindi intendiamo gabinetto nella sua accezione più ampia, ovvero quella di luogo in cui defecare, allora non possiamo parlare di una vera e propria invenzione, ma al massimo citare gli uomini che hanno permesso la sua evoluzione, se invece parliamo del gabinetto moderno, nella forma moderna, ovvero di un vaso in ceramica o metallo o legno, che si trova in casa e che, tramite una serie di tubi idraulici ed acqua, sfruttando la pressione idraulica, permette di trasportare i liquami al di fuori della casa, fino ad un pozzo nero o ad una rete fognaria, allora la storia è decisamente più chiara.

Partiamo quindi dalle origini, è il 1596 e l’ingegnere britannico Sir John Harington, figlioccio della regina Elisabetta I d’Inghilterra, pubblica un opera intitolata Metamorfosi di Aiace in cui viene descritto tra gli altri, il progetto di un congegno fornito da due serbatoi, il primo, più grande, era un serbatoio a torre, contenente dell’acqua ed nel progetto prende il nome di Water Closet.

Questo primo serbatoio era collegato ad un secondo serbatoio più piccolo attraverso un tubo che poteva essere aperto con un rubinetto e, una volta aperto, permetteva all’acqua di affluire dal primo al secondo serbatoio, per poi defluire all’interno di un pozzo nero posizionato più in basso rispetto ai due serbatoi. Questo secondo passaggio era controllato dalla presenza di una botola a valvola che si apriva automaticamente, grazie al peso dell’acqua, solo quando il secondo serbatoio era pieno.

Questo progetto è sicuramente molto importante, e per molti rappresenta la nascita del gabinetto moderno, tuttavia, all’atto pratico, siamo ancora molto lontani da quello che è il moderno Water e il progetto di Harrington appare più come una via di mezzo tra un bagno turco ed una tradizionale latrina che con i servizi igienici più moderni.

Nel XVIII secolo il progetto di Harrington comunque verrà ripreso e rielaborato diverse volte, per essere più precisi, dall’ingegnere francese Jacques-François Blondel nel 1732, dall’ingegnere britannico Joseph Bramah nel 1772 e dall’ingegnere scozzese Alexander Cummings nel 1775.

Le modifiche più significative sono quelle apportate da Bramah e Cummings che introdussero rispettivamente una rete idraulica che permetteva di portare i liquami all’esterno e acque chiare al serbatoio, così da poterlo ricaricare con semplicità, e successivamente, Cumming, sfruttando la rete di ingresso, introdusse un sifone a valvola che garantiva una presenza di acqua nel vaso sanitario e nelle tubature che lo collegavano alla rete fognaria o al pozzo nero, eliminando così il problema della puzza che persisteva fin dall’invenzione di Harrington e che rappresentava il più grande ostacolo alla presenza di un Water in casa.

Grazie a Blondel , Bramah e Cumming il gabinetto assume la forma e la meccanica del gabinetto moderno e, proprio con Bramah, il termine gabinetto viene associato a quello del Water, poiché luogo di destinazione dei suoi Water era proprio la sala del gabinetto, una piccola stanza adibita ad uso privato, che, dalla fine del XVIII secolo inizia ad accogliere il Water e la vasca da bagno, quando presente, donando così al termine Gabinetto (dal francese Cabinet = piccola cabina/stanza) il significato di sala da bagno e delle attività per la cura dell’igiene personale.

Se invece volete sapere quando il termine Gabinetto è stato associato alla politica, vi rimando al video pubblicato sul canale youtube.

Di Antonio Coppola

Studente di storia contemporanea, geopolitica e relazioni internazionali. Appassionato di musica, tecnologia e interessato ad un po tutto quello che accade nel mondo.

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